Qigong cos’è e perché praticarlo

Che parola strana…è cinese e si legge Ci Kung o Ci Gong e le sue origini sono antichissime, le prime informazioni su questa disciplina risalgono all’epoca delle “Primavere e degli Autunni” ( 770 a.C. )

La traduzione più corretta della parola Qigong è Lavoro sul Qi, dove la parola Qi (si legge Ci) si riferisce all’energia che scorre nel nostro corpo e la parola Gong indica un lavoro e quindi un’esercizio di perseveranza.

Cosa è esattamente questa disciplina?

Viene definita la Ginnastica della Salute, si basa su semplici movimenti che armonizzano il Qi, l’energia del proprio organismo, con l’ambiente che ci circonda.

Attraverso la corretta postura, il ritmo respiratorio, l’intenzione con cui compiamo un gesto, la meditazione guidata, possiamo portare il nostro corpo e la nostra mente ad uno stato di quiete, stabilità e serenità.

È una disciplina semplice, adatta a tutte le età e non richiede alcun tipo di preparazione fisica.

Quali sono gli effetti del Qigong?

  • Regola le funzioni corporee agendo sia sulla componente fisica sia su quella psichica, per la pratica infatti è necessario agire sia sul controllo e coordinazione dei movimenti, sia sul controllo del respiro e della mente, la quale deve essere portata lentamente verso una situazione di quiete e di calma
  • Sviluppa un aumento delle capacità di resistenza alle malattie e un aumento del controllo degli stati emotivi
  • La quiete interiore favorisce le funzioni del sistema nervoso, rendendole molto più controllate ed efficienti
  • Migliora la qualità del sonno e favorisce un maggior controllo degli stati ansiosi, garantendo un riposo di qualità
  • La dilatazione dei capillari durante la pratica, garantisce una migliore circolazione sanguigna e un ridotto carico cardiaco
  • Allena l’azione respiratoria aumentando l’espansione diaframmatica e l’ossigenazione cellulare, di conseguenza favorisce un aumento dell’energia dell’intero organismo
  • Organi e i visceri ricevono un effetto positivo dalla pratica del Qigong, infatti ne consegue un “massaggio interno” che agisce direttamente su ognuno, migliorando le loro specifiche funzioni, come la peristalsi intestinale, la produzione dei succhi biliari e digestivi, il transito alimentare e quello tossinico

Qigong e Yoga sono davvero così diversi?

Qigong e Yoga sono amici di lunga data: la storia racconta che incrociano iI loro cammino in un antico tempio cinese.

tempio shaolin

Narra la leggenda che il monaco indiano buddhista  Bodhidharma, che viveva di elemosina errando tra India e Terra di Mezzo, arrivò al tempio Shaolin nella provincia dello Henan in Cina. I monaci residenti lo accolsero ma a causa della mancanza di attività fisica erano deboli e si addormentavano durante le sue prediche; Bodhidharma decise quindi di insegnare loro lo Yoga per aumentare la forza vitale e poter  proseguire nella ricerca spirituale.

Lo Yoga venne poi assorbito dalla disciplina fisica e mentale che aveva radici profonde nella storia di quel paese: il Qigong.

Entrambe le discipline si fondano sul concetto della auto-coltivazione

Cosa significa? Che attraverso il corpo e le sue risorse, arriviamo a toccare parti di noi altrimenti intangibili: dalla semplice azione meccanica sul sistema muscolo scheletrico, possiamo accedere alla più profonda ed interna azione sugli organi vitali, ed entrando ancora più in profondità agire sulle nostre emozioni.

I movimenti e le posizioni possono essere diversi, più o meno statici, rotondi o lineari ma lo scopo è identico: arrivare al sottile passando per il grossolano.

L’enfasi posta sull’ attivazione corporea, meditazione, respirazione e sulle buone pratiche per una vita lunga sana e felice mettono sullo stesso piano queste due antiche e affascinanti tradizioni.

Approfondimento eleborato e scritto da

Pamela percavassi
Marina Anglani

Vuoi praticare la disciplina del Qigong? Guarda il nostro calendario!

Pubblicato in Yoga
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