Cosa ti serve per praticare Yoga

Nonostante il boom di attrezzature ed abbigliamento pensati per la pratica Yoga, quello che ci serve per iniziare è davvero poco.

Nonostante i diversi stili di Yoga, ci sono solo poche cose che serviranno ad iniziare una pratica che protratta e ripetuta potrà portarci a un maggiore contatto con il nostro corpo, il nostro respiro e noi stessi!

Tappetino Yoga

Un tappetino solitamente di gomma e magari antiscivolo è più che sufficiente per iniziare.
Faremo attenzione a non scegliere un tappetino troppo morbido come quelli da pilates che non offrono una buona presa e stabilità, soprattutto nelle posizioni di equilibrio. Potremo usare due tappetini se le nostre ginocchia hanno bisogno di un maggiore supporto nelle posizioni di quadrupedia.
I tappetini più comuni sono solitamente lavabili. Se usi i tappetini della sala Yoga potresti avere bisogno di un asciugamano per appoggiare il viso nelle posizioni prone.

Blocchetto Yoga

Ne esistono di diverse forme e materiali. I blocchetti possono essere utili per facilitare alcune posizioni e garantire un migliore appoggio, per esempio delle mani. Inoltre, sono molto utili per offrire un supporto nelle posizioni sedute dove è necessario essere sollevati da terra per avere maggiore comodità.

Cuscino

A volte può essere comodo avere a disposizione un semplice cuscino come quello che usiamo a casa per supportare la testa nella posizione di rilassamento supino Savasana o magari le ginocchia, in modo da tenerle leggermente flesse mentre siamo distesi per dare maggiore comodità alla colonna lombare.
Per le posizioni sedute invece è utile avere il blocchetto oppure un cuscino più robusto e duro come gli zaffa giapponesi che ci permettono di stare seduti ma supportati.

Cinghia Yoga

Nella pratica degli Yoga asana (posizioni) sono utilizzate delle cinghie Yoga che hanno l’aspetto di una cintura per aiutare alcune posizioni, per esempio i piegamenti in avanti. Grazie alla cinghia possiamo mantenere correttamente la posizione del bacino anche quando le gambe sono poco flessibili, senza che ne risenta la schiena.

Abbigliamento

L’unica regola che mi sento di dare è di scegliere il cotone e materiali traspiranti per la pratica dello Hatha Yoga. Il corpo si muove e respira, così come la nostra pelle. Sarebbe quindi utile evitare calze collant e abiti troppo stretti che impediscono il movimento. In inverno è utile usare calze antiscivolo anche se è sempre preferibile praticare scalzi per ascoltare meglio l’appoggio del proprio piede.
L’idea è quella di sentirsi a proprio agio nei nostri vestiti e poi portare l’attenzione più verso la pratica che verso l’estetica. Lo Yoga non è una pratica prestazionale, ma un momento di attenzione dove ciascuno fa esperienza del proprio corpo in libertà e senza giudizio verso se stessi e gli altri.

Intenzione

Le pratiche come lo Yoga e la meditazione sono pratiche intenzionali, chiedono di esserci. Vogliamo con il tempo sviluppare una maggiore presenza e consapevolezza a partire dal corpo e poi via via verso gli aspetti più sottili di noi stessi. Non siamo a una lezione Yoga per caso ma spinti solitamente da una motivazione che vogliamo coltivare e celebrare, soprattutto in un mondo dove il “trovare tempo” è difficile. Fermiamoci sempre, almeno un attimo, nel riconoscimento del tempo e dell’impegno che abbiamo offerto alla pratica, così preziosi.

Gentilezza

Quando iniziamo a praticare Yoga, arriviamo sul nostro tappetino con il nostro corpo, le sue abilità e le sue limitazioni. Arriviamo anche con molte idee rispetto a quello che ci aspettiamo. Mettiamo tra questi ingredienti anche un pò di gentilezza. La gentilezza che ci serve per rispettare il nostro corpo e non forzare per evitare di farci male. La gentilezza che non giudica noi stessi e gli altri. La gentilezza che ci rende morbidi dentro e fuori e ci permette di godere della nostra pratica.

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