Lo Yoga Nidra è una pratica molto particolare di origine antica che si è diffusa in occidente solo negli ultimi decenni.
Il suo scopo è quello di portare chi pratica in una condizione di riposo dinamico: un metodo sistematico per indurre un completo rilassamento fisico, mentale ed emozionale.
Una pratica Pratihara di consapevolezza
Lo Yoga Nidra è una pratica di Pratihara, tecnica ricondotta al Raja Yoga, cioè al controllo dei sensi. La mente si sconnette dagli organi di senso non reagendo più agli stimoli del mondo esterno. Possiamo quindi definirla una pratica di consapevolezza più che di concentrazione.
La tecnica originale da cui è nato lo Yoga Nidra proviene dai Tantra e veniva chiamata Nyasa, si tratta di una pratica riservata solo a yogi molto esperti. Satyananda Saraswati, maestro vissuto dal 1923 al 2009 e fondatore della Bihar School of Yoga ha semplificato la pratica rendendola accessibile a chiunque.
Yoga Nidra non è una pratica di concentrazione ma di consapevolezza.
Lo Yoga del sonno
Alcuni lo conoscono come lo Yoga del sonno perché il termine nidra in sanscrito significa appunto “sonno”. Ovviamente questo concetto si applica in un contesto particolare, si entra infatti in uno stato di consapevolezza a metà strada tra la veglia e il sonno in cui:
- la mente è eccezionalmente ricettiva
- le suggestioni impresse in questo stato danno buoni risultati nel rimuovere abitudini e tendenze indesiderate
- si attiva la capacità di ricevere intuizioni dalla mente inconscia
- si possono togliere tensioni mentali
La tecnica dello Yoga Nidra
Lo Yoga Nidra si pratica in savasana, cioè in posizione supina. Per facilitare la mente a focalizzarsi sul nostro “interno” il corpo deve trovarsi in una condizione di benessere, per questo è necessario coprirsi e, nel caso, utilizzare un cuscino basso. A quel punto basta seguire le istruzioni suggerite durante la pratica e lasciarsi andare all’esperienza.
